
Glossario dei termini
Alburn
La zona esterna del legno in un albero, vicino alla corteccia.
L ’alburno è generalmente più leggero del durame e ha una scarsa
resistenza alla decomposizione.
Contenuto d ’umidità (C. U.):
Peso dell ’acqua contenuta nel legno, espresso come percentuale
del peso del legno essiccato nei forni.
Decomposizione:
La decomposizione della sostanza del legno a opera di funghi (altri
termini: imputridimento, putrefazione).
Deformazione:
Distorsione nel segato che ne causa l ’allontanamento dal piano
originale, sviluppatasi di solito durante l ’essiccazione. La deformazione
comprende convessità, archi, incurvature e torsioni.
Densità:
Peso per volume unitario. Sulla densità del legno influiscono il
tasso di crescita, la percentuale di legno vecchio e, nei singoli
pezzi, la proporzione del durame.
Disegno:
Figure prodotte su una superficie lignea da anelli di crescita
annuale, raggi midollari, nodi, deviazioni dalla fibra regolare
quali intrecci e ondulazioni e colorazione irregolare.
Durame:
Gli strati interni del legno negli alberi in crescita che non contengono
più cellule vive. Il durame è generalmente più scuro dell ’alburno,
ma i due non sono sempre chiaramente differenziati.
Durevolezza:
La resistenza del legno all ’attacco dei funghi di decomposizione,
degli insetti e dei tarli marini.
Durezza:
Resistenza del legno all ’intaccatura e all ’abrasione. I valori
sono espressi in Newton (N)e indicano il carico necessario per introdurre
nel legno una sfera di 11, 3 mm per metà del suo diametro.
Eccessivo accumulo di resina:
Eccessivo accumulo locale di resina o gomma nel legno.
Fenditure:
Separazione longitudinale delle fibre nel legno che non corre lungo
tutta la sezione trasversale. Le fenditure sono dovute a sollecitazioni
di tensione durante il processo di essiccazione.
Fibra:
Direzione, dimensione, disposizione, aspetto o qualità delle fibre
nel legno segato. Per “Fibra diritta ” si intende il segato in cui
le fibre e gli altri elementi longitudinali corrono paralleli all
’asse del pezzo.
Legno duro:
Termine utilizzato per i legni di alberi decidui e sempreverdi
a foglia larga (Angiosperme). Il termine non ha rapporto con la
durezza reale del legno.
Macchia:
Variazione del colore naturale del legno o scolorimento che può
essere causato da microrganismi, metallo o agenti chimici.
Modulo di elasticità:
La sollecitazione immaginaria necessaria per stirare un pezzo di
materiale due volte la sua lunghezza o per comprimerlo a metà della
stessa. I valori per le singole specie sono espressi in megapascal
(Mpa – equivalenti a N/mm 2), e si basano su prove effettuate su
piccoli pezzi puliti di legno essiccato. I valori indicati alla
pagina 25 si basano su esami effettuati su pezzi a grandezza naturale.
Peso:
Il peso del legno essiccato dipende dallo spazio intercellulare,
cioè dalla proporzione tra sostanza legnosa e aria. I valori riportati
per ciascuna specie sono espressi in kg/m 3 al 12%C. U.
Peso specifico:
Peso relativo di una sostanza confrontato con quello di un uguale
volume d ’acqua. Il P. S. del legno si basa di solito sul volume
del legno verde e sul peso di quello essiccato nei forni.
Ritiro:
Contrazione delle fibre del legno causata dall ’essiccazione al
di sotto del punto di saturazione delle fibre (solitamente circa
25-27%C. U.). I valori sono espressi in percentuale rispetto alle
dimensioni del legno fresco.
Spaccatura:
Separazione delle fibre in un pezzo di legno da una parte all ’altra.
Stabilità dimensionale:
Termine che indica se una sezione di legno subirà o meno cambiamenti
di volume al variare del contenuto di umidità (altro termine utilizzato:
variazioni dimensionali).
Striature:
Striature irregolari sbiadite, simili al midollo, nel tessuto del
legno, dovute all ’attacco d ’insetti sull ’albero in crescita.
Venatura:
Determinata dalle dimensioni relative e dalla distribuzione degli
elementi nel legno. È descritta come marcata (elementi grandi),
fine (elementi piccoli)o uniforme (elementi di dimensioni omogenee).

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